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Date: Tue, 24 Jun 1997 15:35:20 -0500 (CDT)
From: "Harry M. Cleaver" <hmcleave-AT-mundo.eco.utexas.edu>
Subject: I;Negri To Return to Italy, Jun 24


FYI


From=20oreste-AT-webzone.it Tue Jun 24 14:51:01 1997
Date: Tue, 24 Jun 1997 10:44:33 -0700
From: oreste <oreste-AT-webzone.it>
To: hmcleave-AT-mundo.eco.utexas.edu
Subject: TONI NEGRI BACK IN ITALY

This is an article from italian newspaper LA REPUBBLICA
but you can see www.mir.it for IL MANIFESTO of 22th june 1997
bye

--


Il primo luglio Negri si consegnera alle autorita italiane:  deve
scontare ancora tre anni e dieci mesi  Dopo l'esilio si apre il carcere

ROMA - Torna per contribuire a mettere fine agli anni di piombo. E'
dunque una motivazione politica quella che porter Toni Negri in
Italia il prossimo primo luglio. I perche del gesto sono spiegati da
Mauro Palma, responsabile dell'Associazione per i diritti e le
garanzie nel sistema penale "Antigone" e amico personale di Negri.
"Il suo ritorno puo avere un significato piu grande e riaprire la
discussione sul problema dell'indulto", ha dichiarato Palma. "La
volonta di Negri e anche quella di richiamare l'attenzione sul mondo
dei fuoriusciti, fatto di personeche nella maggior parte devono
scontare pene
inferiori a 12 anni, ma per le quali il tempo si e fermato e non ci
sono state revisioni di pena". La decisione di tornare in Italia Toni
Negri l'avrebbe presa nel febbraio scorso, e oggi conferma che il
primo luglio "prendera l'aereo per l'Italia". "La destinazione ancora
non e sicura", ha spiegatato Mauro Palma. "Le autorita francesi
hanno preso contatto con quelle italiane per decidere la citta di
competenza, ma l'ipotesi piu probabile e che Negri atterri a Roma".

"Toni Negri, ritornando in Italia e andando in galera, ammette e
riconosce una sconfitta non solo sua, ma di un'intera generazione
che ha tentato una trasformazione sociale profonda del Paese senza
riuscirci soprattutto dal punto di vista politico". Questa la
dichiarazione di Franco Piperno, ex leader di Potere Operaio e amico
di Toni Negri, che andra nei prossimi giorni a Parigi a "prendere" e
riaccompagnare in Italia Toni Negri e Oreste Scalzone, l'altro leader
di Potere Operaio esule nella capitale francese. "Toni Negri chiude la
fase dell'esilio", ha continuato Piperno, "ma apre in maniera chiara
una fase di uscita di
coloro che sono ancora in galera e di recupero di energie intellettuali
per la trasformazione dell'Italia".

Il legali di Toni Negri stanno intanto facendo in queste ore i calcoli
sul residuo di pena che l'ex leader dell'Autonomia Operaia dovrebbe
ancora  scontare. La condanna di Negri era stata di 13 anni, a cui
vanno sottratti quattro anni per i due indulti del 1986 e del 1988, e il
periodo trascorso in carcere, quattro anni e tre mesi, dal 7 aprile
1979 al giugno del 1983, data della sua elezione alla Camera nelle
liste dei radicali. Toni Negri ha anche diritto a 90 giorni di "sconto",
per cui al professore restano da scontare ancora tre anni e 10 mesi.
Avendo scontato oltre meta della pena, Toni Negri potrebbe quindi
usufruire
dei benefici della legge Gozzini e chiedere la semiliberta.

 La "matassa" del processo noto come "7 aprile" risale alla fine del
1978, quando il magistrato Pietro Calogero inizio a tessere il suo
"teorema": Potere Operaio era la struttura occulta del partito armato e
Toni Negri ne era il capo e l'ideologo. Il "professore" fu accusato
"pressoche di tutto": di essere leader delle Brigate Rosse, di aver
preso parte al rapimento e all'uccisione di Moro, di aver promosso la
rivolta nel carcere di Trani, di aver fatto uccidere il militante di Lotta
Continua Alceste Campanile. All'alba del 7 aprile del 1979 scatt il
blitz che avrebbe portato all'arresto, tra gli altri, di Toni Negri,
Oreste Scalzone, Franco Piperno, Mario Dalmaviva, Emilio Vesce,
Luciano Ferrari Bravo, Franco Tommei, Nanni Balestrini e Pino
Nicotri. Calogero aveva basato il suo "teorema"  sulle dichiarazioni
di Carlo Fioroni, ex militante di Potere Operaio prima e
dell'Autonomia milanese poi. Il 19 novembre del 1980, nella
requisitoria del  processo Moro contro le Brigate Rosse, la procura
di Roma aveva riconosciuto che gli imputati del 7 aprile non avevano
a che fare con le Brigate Rosse.

Contro Negri e gli altri imputati erano rimaste in piedi soltanto le
accuse associative, tra cui "associazione sovversiva" e "banda
armata".

From=20oreste-AT-webzone.it Tue Jun 24 14:51:06 1997
Date: Tue, 24 Jun 1997 10:47:24 -0700
From: oreste <oreste-AT-webzone.it>
To: hmcleave-AT-mundo.eco.utexas.edu
Subject: T. NEGRI BACK IN ITALY 2

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Martedi, 24 Giugno
1997
                                                          CRONACHE
ITALIANE
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L'ex leader di Autonomia operaia lascera la sua casa di Parigi il 31
agosto per presentarsi al carcere di Rebibbia

Negri: vinto, ma non criminale

=ABGli anni di piombo sono lontani. Ora dobbiamo chiudere i conti 
Piperno: saro con lui fino a Roma vorrei si costituisse anche
Scalzone cosi potremo arrivare all'indulto

     R. I.,

     MILANO - 'Io sono un vinto, uno sconfitto. Ma non sono un
criminale ne tantomeno un criminale pentito'. Con tono pacato, Toni
Negri, l'ex leader di Autonomia operaia, da 14 anni rifugiato in
Francia, in un'intervista rilasciata al 'Foglio' annuncia che tornera in
Italia il 31 agosto. 'La situazione politica italiana e cambiata, ora si
possono risolvere i problemi lasciati insoluti dalle legislazioni
speciali degli anni di piombo'.

Insommma, non ha piu dubbi il professor Toni Negri, domenica 31
agosto dira addio alla citta che lo ha generosamente accolto per cosi
lungo tempo e prendera l'aereo per Roma. 'Nulla mi spinge a
lasciare Parigi - dice Negri - dove vivo bene. L'anno prossimo
potrei avere la naturalizzazione francese e un passaporto'. Ma ormai
il professore ha deciso. 'Con l'Europa in arrivo diventa decisiva
l'armonizzazione dello spazio giudiziario europeo: pongo me stesso
come la contraddizione vivente di un pericoloso criminale (per la
giustizia italiana) che vive da molti anni sotto la protezione del
governo e della societa francese. L'Italia sta cambiando la sua
Costituzione, penso che ci si debba sbarazzare di tanti scheletri
nascosti nel suo armadio. Inoltre c'e una legge - prosegue Negri -,
quella sull'indulto per i reati degli anni '70: voglio gettare un sasso
nello stagno, contribuire a una pacata campagna civile'. Sono un
'vinto, ma non un criminale', ripete Negri.

'Certo ho commesso errori sui quali oggi rovescio anche il peso di
una responsabilita etica. Quando una fase storica e finita, come ha
detto Cossiga, bisogna chiudere i conti. Questo riguarda anche i rei
di terrorismo. Restituendo a loro la cittadinanza, lo Stato chiude
anche il capitolo dei suoi comportamenti devianti e delle stragi. E'
amaro, ma e solo un giudizio di fatto'.

Parole queste di Negri che vogliono essere un invito al dialogo, alla
discussione pacata dopo gli anni dei veleni. Una discussione che in
Italia e gia iniziata. Franco Piperno, ex leader di Potere operaio, usa
parole sincere che non nascondono l'amarezza: tornando nel suo
Paese e =ABandando in galera, Toni Negri ammette e riconosce una
sconfitta non solo sua, ma di un'intera generazione che ha tentato
una trasformazione sociale profonda del Paese senza riuscirci
soprattutto dal punto di vista politico'.

Piperno esprime comunque il desiderio di arrivare presto a una
soluzione: 'Negri chiude la fase dell'esilio, che e stata una fase di
dispersione di questa generazione. Spero che egli apra, in maniera
chiara, una fase di uscita di coloro che sono ancora in galera'.

L'ex leader di 'Potop' ha poi lasciato il posto al sentimento di
amicizia che lo lega a Toni Negri. 'Una amicizia fondata sulla stima
che avevo di lui come uno degli intellettuali italiani piu significativi.
Per cui anche se penso che il suo ritorno sia comunque una cosa
buona, non posso non essere addolorato per il fatto che andra in
prigione e he subira, quindi, anche una umiliazione fisica. Credo che
questa umiliazione sia riscattata dal fatto che partecipera in modo
diretto alla discussione che e in corso, che ritengo significativa
perche stiamo vivendo un dibattito libero e non condizionato'.

Anche per testimoniare l'amicizia e l'affetto che lo lega a Negri,
Piperno ha deciso di andare personalmente a Parigi e accompagnare
Negri nel viaggio di rientro. La speranza e quella di convincere
anche Oreste Scalzone a costituirsi, cosi da accelerare l'indulto del 
Parlamento.

Ma c'e anche chi si dice subito contrario a sconti o 'trattative': 'In
linea di principio - afferma Rosario Priore, giudice al processo Moro
quater - sono contrario a qualsiasi istituto di clemenza. Amnistie e
grazie ricordano tempi superatissimi e sovrani assoluti'. Nessun 
commento ha voluto rilasciare Pietro Calogero, il magistrato che
nell'aprile del '79 fece arrestare Toni Negri.

Didascalia:
* SOLIDALI TRA EX Sopra, Toni Negri nell'83 e, a sinistra,
Franco Piperno in aula nell'88: per l'ex leader di Potere Operaio il
rientro di Negri da Parigi indica la necessita di chiudere gli anni di
piombo


=2E........................................................................=2E..
Harry Cleaver
Department of Economics
University of Texas at Austin
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