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Date: Wed, 27 Mar 2002 10:11:04 +0100
From: Laura Fiocco <fiocco-AT-unical.it>
Subject: RE: Re: AUT: RE: tute bianchi



caro Steve, scrivo in italiano perche' in inglese e' troppo complicato e
per di piu ho poco tempo. Rifondazione non e', di sicuro, stalinista.
Rappesenta, invece, l'anima movimentista del vecchio PCI, cioe' cio' che
restava, dopo l'inverno degli anni Ottanta, della vecchia tradizione del
"partito di lotta e di governo" a cui il PCI aveva rinunciato in favore
della sua scalata istituzionale al governo agli inizi degli anni Settanta
(diventata definitiva con il Compromesso Storico di Berlinguer e Lama -
1974). Nel '75, la macchina elettorale del PCI, facendo piazza pulita della
sua sinistra (Democrazia Proletaria) aveva raggiunto il 33%
dell'elettorato. Usando, peraltro, in modo spregiudicato, insieme alla DC,
l'arma della lotta al terrorismo in funzione anti movimento.
Dopo la svolta definitiva del vecchio PCI alla fine degli anni Ottanta, mi
pare subito dopo la caduta del muro di Berlino, quando il PCI ha cambiato
nome per diventare quella specie di socialdemocrazia che e' attualmente, la
scissione ha portato ad un'alleanza tra Bertinotti e Cossutta, che
rivendicavano la continuita' con il passato. Quest'ultimo rappresentava il
residuo stalinista o statalista del vecchio PCI, e proprio per questo
l'alleanza e' durata poco. Non ricordo la ragione contingente che ha
portato alla rottura tra loro e alla nascita di Rifondazione. Comunque,
Bertinotti si e' posto da subito, dopo la scissione del PCI, come colui che
rivendicava un comunismo da costruirsi nel sociale. Per questo Rifondazione
- sia pur gestendo la contraddizione della sua funzione istituzionale in
quanto partito - ha aggregato nelle lotte contingenti e rappresentato
nell'elettorato una parte delle forze della sinistra "extraparlamentare",
almeno quelle che ancora votavano e non avevano altri punti di riferimento.
Per questo sembra un melting pot. Dopo Genova, il legame con il "movimento
dei movimenti" si e' fatto piu organico, e mi sembra essere una scelta
strategica tesa a privilegiare le lotte sociali in quel nesso
contraddittorio che e' immanente alla forma partito in quanto "partito di
lotta e di governo". Evidentemente, questo legame e' anche una strategia
per allargare l'elettorato, ma ha come fondamento - non tanto nei quadri
locali di partito, che in realta' e' ancora in gran parte una macchina
vecchia, quanto nella direzione centrale di Bertinotti - una spinta ideale
"comunista" che ha effetti importanti anche sul movimento.
Non so quanto sia esatta questa ricostruzione (non sono un'esperta del
sistema politico), e' una mia lettura del modo in cui ho vissuto gli eventi.
ciao laura



At 23.23 26/03/2002 -0500, you wrote:
>
>
>Ben wrote:
>
>Hey Steve, I don't understand this autonomist/Rifondazione alignment at all
>-- I'm not familiar with the whole scene, anyway. Could you give a little
>background? (Aren't Rifondazione kinda Stalinists?)
>
>_____
>
>I guess the first thing is that we're talking only about one part of the
autonomist movement - "ex-autonomists", as Casarini and others have
described themselves. To my mind, their turn towards the institutional left
around 1996 was premised in part on the need to find allies in the face of
the Lega Nord's rise - not sure if anyone sees it that way though.
>
>As for Rifondazione - I wouldn't describe it as a stalinist outfit, even
if it has stalinists in it (although many - maybe most - of them left in
the 1997 split). Rifondazione seems more a hodge-podge of different
tendencies, from various 'lefts' and 'centres' of the old PCI, through to
the remnants of the post-1968 far left (eg the majority of Democrazia
Proletaria, which in turn regrouped many of the old Avanguardia Operaia,
PDUP, Manifesto etc, and a great array of trotskyist groups). And there are
a lot of ex-1970s autonomists in Rifondazione as well, from what I can gather.
>
>The consequence is that, on issues like workplace organising, Rifondazione
can easily go off in different directions, all at once. It has members in
the CGIL (main left union) - at the delegate level as well as amongst
functionaries (Bertinotti himself is a former union leader); but also
members in most or all of the alternative unions and COBAS ...
>
>A member of the Melbourne IWW is in Rifondazione - he's a great comrade.
>
>But as always I'd like to hear the views and experiences of others on this.
>
>Steve
>
>--------------------------------------------------------------------
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>
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